Ristrutturare casa con il superbonus 110.
Quando si intende ristrutturare una casa esistono delle incognite da prendere sempre in considerazione, come i tempi di consegna ed i costi, che non sono sempre quelli preventivati.
Primaditutto, anche se può sembrare scontato, è importante rivolgersi ad un professionista, e cercare di evitare il tanto inflazionato “cugino”, a meno che non lo faccia per mestiere.
Hai mai sentito il detto “se pensi che affidarsi ad un professionista costi troppo, non hai idea di quanto ti costerà affidarsi ad un dilettante”? E’ la sacrosanta verità, ed è meglio essere lungimiranti.
Anche quest’anno è possibile usufruire del 50% sulle spese di ristrutturazione, fino a € 96.000 per unità immobiliare, e del 65% della spesa in caso di riqualificazione energetica, che si recuperano attraverso un credito fiscale dilazionato in dieci anni da quando è stata affrontata la spesa.
C’è un’agevolazione anche sull’Iva, che è del 10% anziché del 22%, nonché la possibilità di ottenere incentivi tramite il “bonus mobili” per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, oppure tramite il “bonus verde” per i giardini.
Chi esegue una ristrutturazione fino al 30 giugno 2022 può agganciarsi al nuovo superbonus il 110% per alcune opere (come ad esempio gli infissi) a condizione che, nel frattempo, si stia procedendo nello stabile ai cosiddetti “interventi trainanti”, come ad esempio il cappotto termico, l’impianto di riscaldamento o raffreddamento, impianti fotovoltaici (in generale, tutti gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico), ed avere, quindi, una detrazione del 110% sulle spese sostenute, che sarà recuperata in un certo numero di rate annuali a seconda dell’anno di sostenimento. Per esempio, per 10.000 euro di spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate da 2.200 euro annui da recuperare nelle 5 dichiarazioni dei redditi, per un ammontare di 11.000 euro.
Per ottenere la detrazione del 110%, gli interventi, nel complesso, devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche (ad esempio dalla D alla B).
Le detrazioni per lavori che si agganciano al superbonus 110 sono ammesse per un massimo due unità immobiliari, oltre agli eventuali interventi su parti comuni condominiali, nei quali rientrano anche o box o cantine appartamenti a condomini che abbiano partecipato alla spesa.
Le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 e le abitazioni di lusso sono escluse dal superbonus.
La spesa deve essere sostenuta dai condomini e approvata in assemblea condominiale , durante la quale si deciderà per anche per un finanziamento o per la cessione del credito.
Chiaramente, essendo un argomento piuttosto complesso, per avere indicazioni dettagliate che permettano di usufruire dell’agevolazione, sarà necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato (ingegnere, architettto, geometra) e ad un esperto fiscale. che sapranno trovare una soluzione all’esigenza personale.
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